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Garlasco, le vere parole della testimone della bici nera: cosa si scopre

Garlasco: implicazioni processuali e la pista della bici

La bicicletta nera descritta da Bermani non è un dettaglio isolato. Un secondo testimone, Travain, confermò la presenza dello stesso mezzo. Questo portò gli inquirenti a sostenere che l’assassino avesse usato la bici per accedere ed uscire dalla villetta di Chiara Poggi. Furono quindi sequestrate due biciclette: una bordeaux, usata da Stasi, e una nera, entrambe di marche diverse.

Sui pedali della bici bordeaux, in un primo momento, vennero trovate tracce biologiche ritenute compatibili con sangue umano. In seguito, tuttavia, analisi più approfondite rivelarono che potevano trattarsi anche di cellule vegetali o di frutta. A complicare il quadro, la difesa e l’accusa si scontrarono sull’ipotesi che i pedali fossero stati scambiati, forse per depistare le indagini: se fosse vero, si tratterebbe di un gesto intenzionale da parte di Stasi, con pesanti ricadute processuali.

Il peso della testimonianza di Bermani resta dunque centrale. La sua sicurezza, i particolari tecnici ricordati con chiarezza e le discrepanze rispetto alla bicicletta sequestrata continuano a tenere aperto uno dei nodi cruciali del caso Garlasco, in un intreccio dove ogni dettaglio può cambiare la direzione della verità.

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