Il profilo incompleto: 12 marcatori su 16
La perita Albani sottolinea che il profilo genetico disponibile non è completo: l’aplotipo Y, cioè la linea paterna, si compone di 12 marcatori su 16, un dato ereditato dagli accertamenti del perito Francesco De Stefano, che analizzò il materiale biologico nell’appello bis a carico di Stasi. Albani ha consegnato alle parti tutti i dettagli matematici e statistici elaborati negli ultimi mesi. Le sue valutazioni finali, che chiariranno il peso reale di queste compatibilità, saranno depositate entro il 5 dicembre. Secondo la lettura di inquirenti e investigatori, i numeri indicati nella documentazione consegnata mostrano un alto valore di attendibilità nella compatibilità tra il profilo genetico trovato sul mignolo destro di Chiara e la linea maschile di Sempio. Una valutazione in linea con la consulenza della Procura e con le risultanze ottenute nel 2016 e nel 2024 dalla difesa di Stasi.

L’enigma dell’“ignoto 2”
Il quadro cambia quando si guarda al secondo profilo maschile. Le comparazioni effettuate finora escludono qualsiasi match con Sempio, Stasi e con tutte le persone presenti nell’elenco dei prelievi richiesti: amici di Marco Poggi, conoscenti, soggetti vicini alla vittima. L’“ignoto 2” resta quindi un soggetto non identificato, una presenza che aggiunge complessità a un caso che sembrava ormai ridurre il cerchio intorno a un nome preciso. A questo punto, la perizia completa di Albani e l’incidente probatorio di dicembre potrebbero diventare snodi decisivi per capire se questo nuovo profilo è un semplice artefatto o un tassello finora ignorato in uno dei delitti più discussi d’Italia.