Garlasco, un’indagine che si riaccende: perquisizioni e test genetici
Il clima attorno alla figura di Andrea Sempio, che negli anni è stato archiviato due volte come indagato, si è fatto teso nelle ultime settimane. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, ci sarebbero state perquisizioni a casa sua e in altre abitazioni di famiglia, con sequestro di appunti e dispositivi elettronici. Sempio sarebbe stato convocato dalla Procura di Pavia per un interrogatorio, ma non si è presentato. In precedenza, era già stato sottoposto a prelievo di saliva e impronte digitali, in vista del prossimo incidente probatorio, fissato per il 17 giugno. Una fase cruciale per chiarire i molti punti ancora oscuri del delitto, avvenuto nella villetta di via Pascoli, e per verificare eventuali responsabilità concorrenti rispetto a quella di Stasi.

Un clima sempre più pericoloso: serve chiarezza e tutela
L’invio di minacce di morte legate a un procedimento giudiziario rappresenta un fatto gravissimo, che non solo espone a rischi reali i soggetti coinvolti, ma mina la serenità del percorso giudiziario. È evidente che il caso di Garlasco, per anni rimasto sotto i riflettori, continui a dividere l’opinione pubblica. Ora che nuove piste vengono battute dagli inquirenti, serve un clima di cautela e rispetto delle istituzioni, evitando derive pericolose o giustizialiste. Le autorità stanno lavorando per risalire all’identità del mittente delle email, cercando tracce digitali e possibili legami con l’ambiente locale. Nel frattempo, l’avvocata Angela Taccia e il suo assistito chiedono protezione e verità, affinché il processo possa proseguire senza nuove minacce, né pressioni dall’esterno.