Ulteriori analisi sui reperti
Le indagini proseguiranno anche con accertamenti dattiloscopici: a settembre verranno eseguite nuove analisi non solo sui sacchetti dei rifiuti, ma anche su altri oggetti repertati come fascette para-adesive e fogli di acetato. L’obiettivo è confrontare le impronte con quelle di persone che frequentavano la casa dei Poggi, nella speranza di individuare tracce residue che possano offrire spunti inediti.
La tensione tra le parti rimane palpabile. La posta in gioco è altissima, anche perché la possibile attribuzione del DNA a persone ancora in vita potrebbe avere pesanti ripercussioni legali e umane. Bocellari, in aula, ha ribadito la necessità di chiarezza: “Se si parlerà di contaminazione, si dovrà dire da parte di chi”, sottolineando l’importanza di non liquidare un profilo genetico significativo come una semplice anomalia tecnica.
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Dna di “Ignoto 3” quasi completo
Il profilo genetico estratto dalla garza, secondo quanto riferito in udienza, risulta essere “quasi completo”, rendendo possibile un’attribuzione scientificamente certa. Questo dettaglio rafforza l’ipotesi che il DNA appartenga a una persona che ha avuto un contatto diretto con la vittima, elemento che potrebbe influenzare pesantemente il giudizio sulle responsabilità passate.