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Garlasco, la notizia shock su Lovati: è successa una cosa gravissima

Lovati fa chiarezza su Sempio e sui pagamenti in contanti

Prima che la minaccia irrompesse nello studio, l’avvocato Massimo Lovati era tornato a parlare del suo ex assistito, Andrea Sempio, nella trasmissione Quarto Grado su Rete 4 lo scorso venerdì. Nonostante Sempio fosse stato al centro delle indagini, Lovati aveva espresso parole di grande vicinanza, dichiarando che se il ragazzo avesse avuto nuovamente bisogno della sua assistenza legale, “lo riprenderei a braccia aperte“. L’avvocato ha anche voluto fare chiarezza sulla questione dei compensi, ribadendo di essere stato pagato in contanti dalla famiglia Sempio.

Lovati ha specificato il meccanismo dei pagamenti: “Io ho ricevuto quanto mi spettava dalla famiglia Sempio nel corso di otto mesi di attività professionale. Andavo a prendere la mia parte, il mio terzo, nello studio Soldani e non ho mai chiesto niente a Sempio, non ho mai avuto rapporti di richiesta di soldi con Sempio“. Queste dichiarazioni, che riaffermano un legame e specificano retroscena economici, potrebbero aver innescato una reazione violenta da parte di chi teme che troppe verità stiano per emergere.

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Il mistero s’infittisce: quale verità tace l’ex avvocato di Andrea Sempio?

L’arrivo di un biglietto che intima il silenzio, accompagnato da una croce funerea, getta un’ombra pesante sull’ambiente legale legato al caso Poggi. La minaccia non è solo rivolta a Massimo Lovati, ma sembra un monito a chiunque si stia avvicinando a Andrea Sempio o stia cercando di far luce su segreti nascosti.

Il fatto che Lovati sia riapparso in televisione per ribadire la sua disponibilità a difendere Sempio e per chiarire le modalità di pagamento, ha evidentemente agitato qualcuno nell’ombra. Ci si chiede ora quale sia la verità che, secondo l’ipotesi sollevata a Mattino 5, Lovati potrebbe conoscere, tanto da ricevere un’intimidazione così estrema. Questo drammatico sviluppo non solo rende il lavoro dei legali un affare rischioso, ma riapre la porta a vecchi interrogativi sull’omicidio di Chiara Poggi, suggerendo che i misteri non sono ancora stati risolti e che la paura di una verità scomoda sia molto più concreta di quanto si pensasse.

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