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Garlasco, spunta un nuovo indagato: chi sarebbe

La posizione di Andrea Sempio e le nuove piste investigative

Al centro dell’inchiesta rimane la posizione di Andrea Sempio, amico stretto del fratello della vittima Chiara Poggi, nuovamente attenzionato dalla magistratura. Sempio è coinvolto nell’indagine come possibile concorrente nell’omicidio, circostanza che ha riportato il suo nome sotto i riflettori dopo anni di silenzio. In tribunale a Pavia, si è discusso della proroga dell’incidente probatorio relativo alla rivalutazione degli esami sulle unghie della vittima, che non è stato possibile completare nei tempi previsti dai periti incaricati. Le indagini scientifiche si scontrano con importanti limiti tecnici. Nel 2014, il professor Francesco De Stefano non era riuscito a individuare un profilo genetico certo dalle analisi sulle unghie di Chiara Poggi. Successivamente, consulenti della difesa di Stasi e un genetista della Procura avevano attribuito una traccia biologica ad Andrea Sempio. Tuttavia, le unghie sono state consumate durante le precedenti analisi e non possono essere sottoposte a nuovi esami, costringendo gli esperti a lavorare solo sui dati già disponibili.

Immagine di Mario Venditti, ex procuratore di Pavia
Immagine d'archivio su Garlasco, legata alle indagini

Impronte nella villetta di via Pascoli: nuove verifiche in corso

Un ulteriore fronte investigativo riguarda le impronte digitali rilevate nella villetta di via Pascoli. Otto impronte sono state individuate: sei su un sacchetto di cereali e due su quello dei rifiuti. Nessuna traccia, invece, su Estathé e biscotti, oggetti che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati utilizzati da Chiara la mattina del delitto. Marzio Capra, genetista della famiglia Poggi, ha dichiarato: “Non sappiamo ancora se le impronte trovate abbiano abbastanza punti caratteristici per essere comparate. Sono state evidenziate determinate impronte, nei prossimi giorni verranno fotografate e se ci sono abbastanza punti caratteristici verranno confrontate”. È in valutazione la nomina di un esperto dattiloscopista per una lettura definitiva. A diciassette anni dal delitto di Chiara Poggi, il caso Garlasco rimane irrisolto e al centro di continue indagini. Le recenti perquisizioni, le verifiche sul ruolo di figure istituzionali e le analisi scientifiche ancora in corso testimoniano la complessità di una vicenda giudiziaria che non ha ancora trovato una conclusione definitiva. Le nuove ombre che emergono attendono di essere chiarite dagli sviluppi investigativi in atto.

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