
Chiara Poggi: nessun segreto, nessun amante
“Chiara era una ragazza pulita. Non aveva segreti, non aveva amanti”, chiarisce la madre, respingendo con forza le allusioni lanciate da alcuni programmi tv e articoli di stampa. La famiglia Poggi denuncia una campagna mediatica che sembra dimenticare il rispetto dovuto a una ragazza brutalmente uccisa e ai suoi cari. “Non tollereremo più che si infanghi la memoria di nostra figlia”, ripetono.
In un’intervista al Corriere della Sera, Rita Preda si dice “disgustata” da certi contenuti, convinta che la pressione mediatica stia vivendo una nuova escalation, come se il delitto fosse “accaduto ieri”. Ma il punto più fermo resta la certezza nella colpevolezza di Alberto Stasi: “È tutto provato. Se vogliono indagare, facciano pure. Ma per noi la verità è stata scritta”.

Garlasco: i misteri che non esistono
Sotto accusa finiscono anche i “misteri di Garlasco”, rilanciati da programmi d’intrattenimento e approfondimento, spesso più inclini al colpo di scena che alla ricostruzione dei fatti. Come la “famosa borsetta misteriosamente rubata” – una pista già verificata e documentata anni fa – o lo “scandalo della Bozzola”, del tutto scollegato dalla vicenda di Chiara.
“È tutto assurdo”, sbotta la mamma, riferendosi anche agli attacchi subiti dal figlio Marco e dalle nipoti Stefania e Paola Cappa, tirate in ballo senza prove. “Perfino il silenzio viene visto con sospetto”, denuncia. E rincara: “Vedono misteri dappertutto. Sono tutte enormi sciocchezze spacciate per verità”.
La voce di Rita Preda rompe così un silenzio carico di dignità, ponendo un argine all’onda delle speculazioni. Un appello lucido, accorato, che difende non solo la memoria di Chiara Poggi, ma anche il diritto di una famiglia di vivere il lutto senza doversi difendere da insinuazioni infondate.