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Garlasco, i genitori di Sempio rompono il silenzio

Le voci e le indiscrezioni

Nel colloquio emergono anche riferimenti agli scritti trovati nella spazzatura: “Lo dicono i giornali, noi non li abbiamo visti”, afferma il padre. “Andrea ha sempre scritto, anche sui libri. Gli piaceva farlo, è sempre stato così”. Smentite anche le voci su presunti legami della moglie con un vigile del fuoco: “Ma va, anche il cellulare di Daniela si agganciava alla cella di Gambolò, lo hanno detto i tecnici”. Quanto alle dicerie su festini e messe nere: “Tutte favole”. I genitori ricordano con precisione il momento in cui hanno appreso dell’omicidio: “Stavano tornando dalla nonna quando videro le transenne, i carabinieri, la Croce Rossa”. Giuseppe ha aggiunto: “Pensavamo fosse un malore. Poi un vigile mi disse: ‘Hanno ucciso una ragazza, la Poggi. Dentro casa c’è una scena che non si può vedere’”. Andrea, sconvolto, tentò di avvisare un amico della vittima, senza riuscirci.

Il profilo di Andrea Sempio

Dalla narrazione della famiglia emerge il ritratto di un giovane riservato, appassionato di lettura e privo di possibilità economiche per frequentare l’università: “Parla da solo sotto la doccia da quando è bambino”, dichiara il padre. “Per l’università servono cose che non dipendono solo dal figlio. Anche la famiglia deve poterselo permettere, e noi non potevamo”. Con Andrea nuovamente indagato, Daniela Sempio manifesta la propria preoccupazione: “Forse preferirei una sentenza piuttosto che un’archiviazione. Ho paura che non finisca mai, che tra sette o otto anni qualcuno si risvegli con un ricordo, e si riparta daccapo. Temo che possano tornare a tormentarlo ancora, mio figlio”. La famiglia Sempio ribadisce la volontà di vedere riconosciuta la verità e chiede che la giustizia faccia piena luce sul caso.

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