
Si è tenuta il 9 aprile 2025 la prima udienza del maxi incidente probatorio voluto dal gip Daniela Garlaschelli, nell’ambito delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco nel 2007. Al centro del procedimento, il controverso coinvolgimento dell’ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, scelto come consulente di parte dai legali di Andrea Sempio, nuovo indagato nell’inchiesta riaperta negli scorsi mesi. C’è una foto in particolare, che smentisce la versione di uno dei protagonisti di questa vicenda. (Continua dopo le foto)
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Luciano Garofano, la contestazione della difesa di Stasi
Gli avvocati di Stasi, che resta condannato ma che osservano con attenzione ogni sviluppo della nuova inchiesta, hanno chiesto l’esclusione di Garofano dall’incidente probatorio. La difesa di Stasi punta a escludere Garofano ritenendolo parte attiva nella prima fase investigativa che, a loro dire, avrebbe “viziato” l’impianto accusatorio contro l’allora indagato. Ma i difensori di Sempio sostengono che la sua consulenza sia preziosa proprio per valutare eventuali incongruenze nella prima inchiesta. Cosa ha affermato Garofano? (Continua dopo le foto)
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Le dichiarazioni di Garofano
All’uscita dal Tribunale di Pavia, Garofano ha replicato con fermezza alle accuse di incompatibilità sollevate dai legali di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva a 16 anni. “Confermo che comandavo il Ris all’epoca, ma le analisi biologiche furono svolte in modo indipendente dai miei collaboratori. Non vedo conflitti d’interessi né incompatibilità. È il gioco delle parti, ne prendiamo atto”, ha dichiarato ai giornalisti. Ma qualcosa non torna.
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