Nuove analisi biologiche sui reperti di Garlasco
Le più recenti indagini hanno visto la riapertura del fascicolo grazie a nuove analisi biologiche dei reperti prelevati dalla villetta di Garlasco. I risultati delle perizie evidenziano che il DNA di Chiara Poggi è praticamente esclusivo sulla scena del crimine, fatta eccezione per una lieve traccia riconducibile ad Alberto Stasi. Non sono stati rilevati profili genetici di terze persone, né altre impronte che suggeriscano la presenza di ulteriori soggetti. Questi esiti, invece di chiarire definitivamente la dinamica dei fatti, continuano a lasciare aperte diverse ipotesi investigative.

Le reazioni delle famiglie Poggi e Stasi
Dopo l’ennesima svolta nelle indagini, i genitori di Chiara Poggi, Rita e Giuseppe Poggi, hanno manifestato la loro amarezza: “Dubitare della colpevolezza di Alberto Stasi è allucinante”. La famiglia sottolinea come la sentenza definitiva avrebbe dovuto rappresentare la conclusione di un dolore protratto nel tempo. Tuttavia, la riapertura delle indagini e le nuove analisi alimentano dubbi e ripensamenti che rendono il caso Garlasco uno dei più complessi della cronaca giudiziaria italiana.
L’udienza prevista per il 18 dicembre rappresenta un passaggio chiave per la vicenda giudiziaria. Nel frattempo, sono in corso ulteriori perizie che potrebbero modificare nuovamente i confini processuali. Rimane inoltre in attesa di chiarimenti la posizione di Andrea Sempio, coinvolto in alcune fasi delle indagini precedenti. La comunità di Garlasco, insieme alle famiglie coinvolte, resta in attesa di risposte definitive su un caso che continua a interrogare l’opinione pubblica.