Le parole su Andrea Sempio e le sorelle Cappa
Nel corso dell’intervista, l’attenzione della Bruzzone si è quindi spostata sul profilo psicologico di Andrea Sempio, verso cui l’inchiesta continua a indirizzarsi. La procura ha ordinato l’acquisizione di materiale informatico e cartaceo dalla sua abitazione, alla ricerca di un legame tra Sempio e le cugine di Chiara. “Una testimonianza che collocasse la presenza della gemella nella casa di via Pascoli sarebbe significativa“, ha detto Bruzzone, aprendo la possibilità che entrambe le persone fossero presenti sulla scena del crimine.
Un altro elemento emerso durante l’intervista è la testimonianza di Marco Muschitta, che avrebbe osservato, pochi giorni dopo l’omicidio, una giovane somigliante a Stefania Cappa in bicicletta, in possesso di un attizzatoio da camino. Bruzzone ha commentato che “le due testimonianze possono avere una lettura sinergica”, ma ha avvertito che per costruire un’impianto accusatorio robusto è necessario dimostrare un legame concreto tra le persone coinvolte.

Cosa ha evidenziato
La criminologa ha inoltre evidenziato che i pubblici ministeri di Milano e Padova stanno lavorando su questa pista da tre anni, opponendosi anche in Cassazione al rifiuto di riaprire il caso. Secondo Bruzzone, “devono avere qualcosa in più in mano, senza ancora poter rivelare un’ipotesi investigativa solida”. L’accento è posto sulla necessità di prove che non siano semplici coincidenze, ma che possano dimostrare un movente solido e inconfutabile.
Nel quadro complesso dell’inchiesta, l’attenzione si sta concentrando su ogni dettaglio che possa fornire una chiave di lettura più chiara. Bruzzone ha concluso sottolineando l’importanza di non trascurare nessun elemento che possa fare luce su un caso che, nonostante il tempo trascorso, continua a cercare giustizia. “Considerato che Stasi è stato condannato con prove che dimostrano che non è mai rientrato a casa, qualcuno lo ha avvisato? Ciò non lo renderebbe meno colpevole. Ma per cambiare il volto del colpevole serve un movente a prova di bomba”.