Il contraddittorio tra periti
Questa mattina si è aperto il contraddittorio: gli esperti nominati dalla giudice si confronteranno con quelli delle parti, tra cui i legali di Andrea Sempio, per verificare tutte le nuove prove emerse. Il loro compito durerà 90 giorni, e il termine ultimo per la relazione finale è fissato al 24 ottobre. Sul tavolo, oltre all’impronta 97F, ci sono i profili genetici sotto le unghie di Chiara, mai davvero esplorati. Secondo il genetista Carlo Previderé, consulente della Procura, quei profili coincidono con quelli di Sempio. Ma la difesa ribatte che il DNA è troppo degradato per dare certezze.

Impronte, DNA e oggetti mai analizzati
Tra le novità più clamorose, c’è anche l’analisi di reperti mai esaminati prima. Un tappetino del bagno, confezioni di tè, vasetti di yogurt, cereali, biscotti. Tutti oggetti della vita quotidiana che potrebbero contenere tracce biologiche rimaste intatte. I periti dovranno anche tentare l’estrazione del DNA da impronte digitali, come la numero 10, mai attribuita a nessuno.
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I nomi nel mirino degli esperti
Oltre ad Andrea Sempio, saranno comparati i profili di Alberto Stasi, già condannato, della famiglia Poggi, di amici abituali di Sempio come Mattia Capra, Roberto Freddi, Alessandro Biasibetti, ma anche quelli di Marco Panzarasa, vicino a Stasi, e di diversi ufficiali dei Carabinieri che potrebbero aver contaminato la scena. Se necessario, sarà autorizzato anche il prelievo coattivo di DNA.