Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Garlasco, udienza finita: caos all’uscita, Alberto Stasi ha parlato

“Siamo molto soddisfatti”

L’avvocato ha poi ulteriormente spiegato le ragioni di questa valutazione positiva, ribadendo tuttavia un approccio prudente rispetto alle conclusioni definitive. Cataliotti ha affermato: “Non posso andare oltre rispetto a quelle che erano state le nostre preliminari critiche circa quello che sarebbe il valore probatorio processuale di questa prova” – prosegue Cataliotti, riferendosi in modo particolare all’esame del dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi – “Le domande e le risposte, dal mio modesto punto di vista, confortano al mille per mille le obiezioni critiche che io avevo già anticipato cercando di sintetizzare il dato scientifico e le risultanze giuridiche. Ripeto: siamo molto soddisfatti”.

Immagine di Alberto Stasi collegata al caso Garlasco

La posizione della difesa di Alberto Stasi

Su un piano diverso si è mossa la difesa di Alberto Stasi, che ha adottato una lettura più articolata dell’esito della perizia genetica. L’avvocata Giada Bocellari, legale di Stasi, ha ricordato che le analisi hanno riguardato due distinte tracce di DNA rinvenute sotto le unghie di due mani differenti di Chiara Poggi, e che tutte le risultanze sono state riportate nella perizia depositata agli atti. Bocellari ha spiegato: “Sono state fatte le domande alla dottoressa Albani e anche agli due periti. Sappiamo che si tratta di due tracce sulle unghie su due mani diverse. Tutto è stato messo nella perizia. Abbiamo un dato sicuramente significativo: partivamo dalla perizia del professore Francesco De Stefano che nel 2014 diceva che il materiale genetico trovato sulle unghie era tutto degradato e che Alberto Stasi non poteva essere escluso da queste tracce. Ora invece è stato escluso”.

L’avvocata ha comunque evidenziato che il DNA non potrà essere considerato in modo isolato in eventuali ulteriori sviluppi processuali. Bocellari ha infatti precisato: “Ripetiamo però che Andrea Sempio non verrà condannato o andrà a giudizio solo per il DNA, verrà valutato insieme a tutto il resto”. Tale richiamo sottolinea la complessità del caso Garlasco, fondato su una pluralità di elementi probatori, ricostruzioni e interpretazioni stratificate nel tempo.

Immagine di Alberto Stasi, protagonista del caso Garlasco

La presenza di Alberto Stasi in tribunale

A conferire ulteriore rilievo all’udienza è stata la presenza personale di Alberto Stasi in aula a Pavia, accanto ai propri difensori. La partecipazione di Stasi, detenuto da anni in esecuzione della condanna definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, è stata letta come un segnale di attenzione verso un passaggio processuale considerato significativo anche per il suo percorso giudiziario. All’uscita dal tribunale, Stasi si è limitato a rivolgere ai presenti una sola frase: “Abbiate pazienza, fare passare”. Nessun ulteriore commento è stato rilasciato alla stampa. A spiegare il significato di questa presenza è stata ancora l’avvocata Giada Bocellari, che ha dichiarato: “Alberto Stasi è venuto perché era una giornata importante: è da 11 anni che parliamo di questo DNA. Alberto ha sempre partecipato a tutte le sue udienze. Ci teneva a esserci nel massimo rispetto dell’autorità giudiziaria che si sta occupando di un altro soggetto con la stessa accusa per cui Alberto Stasi è in carcere da dieci anni. Questo è il motivo della sua presenza, ha un significato per lui importante”.

L’incidente probatorio sul DNA non conclude il procedimento legato al caso Garlasco, ma aggiunge un nuovo elemento alla già complessa storia processuale dell’omicidio di Chiara Poggi. Le posizioni delle difese, le valutazioni dei periti e le risultanze tecniche saranno oggetto di ulteriore esame nelle sedi competenti. Al momento, il quadro complessivo resta caratterizzato da pochi punti fermi e da un elevato grado di complessità nell’interpretazione delle prove scientifiche. Il futuro del caso Garlasco continua così a dipendere dall’evoluzione delle valutazioni giudiziarie sui singoli elementi raccolti nel corso degli anni, con particolare attenzione al ruolo che le analisi sul DNA potranno effettivamente assumere nel contesto probatorio generale.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure