La difesa di Sempio e le valutazioni della Procura
La difesa di Andrea Sempio sostiene che la traccia genetica possa essere stata trasferita tramite oggetti di uso comune, come un telecomando o una tastiera, ipotizzando un contatto indiretto. Tuttavia, secondo gli inquirenti, questa spiegazione non basta a chiarire la presenza selettiva del DNA, dal momento che non sono state riscontrate tracce appartenenti ai familiari di Chiara né al suo fidanzato, Alberto Stasi. Per la Procura, questo dettaglio suggerisce una presenza diretta sulla scena del crimine: “lui era sulla scena del crimine”.
Secondo quanto riportato dal Corriere, i magistrati ritengono di aver ricostruito il movente e di poter sostenere l’accusa in giudizio grazie a “plurimi indizi contro Sempio”. Vengono citati elementi come l’impronta 33, le telefonate alla famiglia Poggi, la questione del ticket di Vigevano, le analisi dei residui ematici e la consulenza medico-legale della dottoressa Cristina Cattaneo.
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Prossimi passi nella vicenda: attesa per il rinvio a giudizio
Il procedimento potrebbe presto giungere a una svolta decisiva. La Procura di Pavia, secondo quanto riferito dal Corriere, punta a chiedere il rinvio a giudizio all’inizio del prossimo anno. In primavera, è attesa la documentazione conclusiva che potrebbe chiarire molti aspetti ancora oscuri di una vicenda che ha segnato profondamente l’opinione pubblica italiana e il mondo della giustizia. Resta ora da capire se le nuove prove porteranno a confermare le sentenze già pronunciate o se emergeranno elementi tali da modificare radicalmente la ricostruzione giudiziaria del caso.