Intercettazione e dinamica dell’abbordaggio
L’attacco in acque internazionali ha sollevato numerose perplessità sulla legittimità dell’azione militare. Fonti a bordo raccontano che i militari israeliani sono saliti sui ponti distruggendo sistematicamente le telecamere di bordo per impedire la documentazione degli eventi. Le comunicazioni sono state neutralizzate da sofisticati sistemi di disturbo elettronico, lasciando la Flotilla isolata dal resto del mondo.
Testimonianze raccolte nei minuti precedenti al silenziamento delle reti descrivono la presenza di almeno otto mezzi militari impegnati nell’abbordaggio simultaneo delle diverse navi. Gli Zodiac, i gommoni veloci utilizzati per l’operazione, hanno permesso alle squadre d’assalto di salire rapidamente a bordo delle imbarcazioni, mentre l’elicottero forniva supporto aereo.
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🆘The Conscience Boat and Thousand Madleens to Gaza — part of the Freedom Flotilla Coalition — have just been intercepted!
— Global Sumud Flotilla (@GlobalSumud) October 8, 2025
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Sull’ammiraglia, oltre a più di novanta medici e infermieri, erano presenti anche giornalisti e volontari. Il carico, composto da oltre una tonnellata di farmaci e materiali sanitari, era destinato esclusivamente all’assistenza delle popolazioni civili di Gaza. Gli organizzatori della missione sottolineano che nessun altro tipo di materiale era trasportato a bordo, ribadendo l’obiettivo umanitario dell’iniziativa.
L’episodio ha rapidamente attirato l’attenzione della comunità internazionale, che ora si interroga sulla legalità dell’intervento in acque internazionali e sulla possibilità di garantire il diritto di accesso umanitario alle aree sotto assedio. Le famiglie dei membri dell’equipaggio, le organizzazioni umanitarie e gli attivisti chiedono con forza l’intervento delle istituzioni internazionali per chiarire i fatti e tutelare la sicurezza di chi opera in scenari di crisi.