La ricostruzione dei fatti e le contestazioni
La giornalista Rita Cavallaro ha illustrato: “C’è l’intervento all’1:30 di notte, quindi 15 ore prima che Spoto andasse a fare quella notifica. A quell’ora viene fatta una prova tecnica della cimice e quando fai la prova, la microspia è già montata sull’auto. Dall’intercettazione si sente anche lo sportello della macchina che si chiude. Da quel momento la cimice viene poi disattivata per essere riattivata dopo che Spoto va via dalla casa di Sempio. Questa è una circostanza che gli inquirenti contestano a lui”. Con Spoto era presente anche Antonio Scoppetta, ex carabiniere poi arrestato, che attendeva il tecnico Esitel, “l’azienda delle intercettazioni”, come ricordato da Cavallaro.
Successivamente è stata trasmessa la telefonata tra Spoto e Sempio, durante la quale Spoto invita l’indagato ad attenderlo “ancora mezz’oretta per fare due chiacchiere”. Roberta Bruzzone ha sottolineato: “Sempio è indagato, non può un’autorità giudiziaria avere un’interlocuzione con un soggetto indagato in assenza di un suo legale. Questa modalità è quantomeno discutibile”. Paola Leofreddi ha aggiunto: “Tra l’altro, è indagato per omicidio!”. Milo Infante ha chiesto a Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi: “Lei riesce a immaginare un maresciallo dei carabinieri che sta più di un’ora a chiacchierare con un indagato per omicidio? Sembra una barzelletta”. Capra ha risposto: “Non è sicuramente corretto, ma ho visto cose ben più sospettose in tantissimi casi”. De Rensis ha concluso: “Questo non si fa, e mi creda che le forze dell’ordine con cui parlo continuamente, leggendo questa roba, sono inorridite”.
Infante ha inoltre riportato quanto dichiarato da Silvio Sapone, responsabile della polizia giudiziaria nel 2017, secondo cui Spoto “è andato prima a fare la spesa”. Il conduttore ha commentato: “Francamente mi sembra una scena un po’ surreale, ma se fossi stato nell’ex maresciallo lo avrei detto. Che sia andato a far la spesa durante l’orario di lavoro mi sembra il problema minore”.

Le indagini sui conti delle gemelle Cappa
Nel corso della puntata si è discusso della richiesta del Gico di analizzare i movimenti bancari delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi. Roberta Bruzzone ha commentato: “Una strada bisogna prenderla. Se metti in mezzo le Cappa, vuol dire che hai ancora una situazione molto magmatica davanti e quindi vai in direzioni anche apparentemente incompatibili. Se vogliamo ipotizzare un contatto tra Sempio e le gemelle Cappa, francamente mi sembra una situazione ancora più surreale”. Milo Infante ha osservato: “Quindi il Gico ha tempo da perdere”, ma Bruzzone ha risposto: “Non è così, però di solito quando c’è un’indagine solida c’è una pista abbastanza univoca. Io la trovo una scelta molto discutibile che mi dice che è un’indagine fragile. Temo che questa spazzatura mediatica possa aver avuto l’effetto di stuzzicare una certa curiosità”.
Interrogato sul tema, De Rensis ha chiarito: “C’è un problema, io non so chi siano le sorelle Cappa, per me sono due sconosciute. Le leggo sui giornali ogni tanto, ma io non mi sono mai interessato a queste persone”. Fazzo ha suggerito: “Penso che in questo magma di scemenze che girano qualcuno abbia messo a verbale un riferimento alle gemelle davanti ai PM di Pavia, perché è Pavia che spinge la finanza a fare quella domanda che Brescia rigetta”. L’avvocato di Stasi ha aggiunto: “Le indagini sono anche basate su strategia. Queste strategie sono fatte pure su lassi temporali che intercorrono, un po’ come una partita a scacchi: tu hai già deciso cosa muovere, ma stai a pensare tutto il tempo che ti è consentito, facendo credere che non sai cosa fare. Penso che in realtà questi 6 PM abbiano le idee molto chiare”.

Il comportamento di Stasi e le reazioni degli esperti
Nella parte finale della trasmissione è stato mostrato il filmato in cui Alberto Stasi dialoga con Stefania Cappa pochi giorni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, descrivendo la scena trovata all’interno della villetta. Marzio Capra ha definito il comportamento di Stasi “sorprendente”: “Sta cercando la fidanzata, dice di non guardarsi intorno, di non notare niente e poi torna indietro, apre la porta, la vede in fondo alle scale, nemmeno si avvicina e scappa”.
L’avvocato De Rensis ha risposto con fermezza: “Io sono esterrefatto. Lo dico col massimo rispetto, ma in questo momento parlo all’ex ufficiale Capra, non al genetista conosciuto in tutta Italia. Io sono esterrefatto di come il dottor Capra abbia sentito delle cose inascoltabili dell’Arma dei Carabinieri e sia rimasto sopito e si desta invece in questo momento per la reazione personale di Stasi. Avrei voluto vedere lo stesso scalpore quando ha sentito della roba che nessun carabiniere deve fare. Proprio lui che è un ex ufficiale dei carabinieri”.