Le parole del medico
Il medico legale di Santa Fe, in New Mexico, ha dichiarato che la signora Hackman l’aveva chiamato un paio di settimane prima della sua morte per chiedergli di far fare un ecocardiogramma a suo marito: “Aveva fissato anche un appuntamento“. Betsy Arakawa aveva poi annullato l’appuntamento perché suo marito non stava bene: “Ha richiamato la mattina del 12 febbraio e ha parlato con uno dei nostri medici, che le ha detto di presentarsi quel pomeriggio. Le abbiamo fissato un appuntamento, ma non si è mai presentata. La visita non era legata all’hantavirus. Abbiamo provato a chiamarla un paio di volte, ma non abbiamo ricevuto risposta“.
Il medico poi si sbilancia: “Non sono un esperto di hantavirus, ma la maggior parte dei pazienti muore in ospedale. È sorprendente che la signora Hackman abbia parlato al telefono con il mio ufficio il 10 febbraio e di nuovo il 12 febbraio e non abbia mostrato nessuna difficoltà respiratoria. L’insufficienza respiratoria non è un fenomeno improvviso, ma qualcosa che peggiora nel giro di diversi giorni. La maggior parte delle persone viene ricoverata al pronto soccorso perché ha difficoltà a respirare. È estremamente raro che una donna di 65 anni, apparentemente sana, ne muoia“.