Il duello con Renzi
Nello scambio di battute, Matteo Renzi non ha risparmiato critiche alla presidente del Consiglio, sottolineando la presunta incoerenza della sua posizione su vari temi, dalla NATO alle trivelle. Ha invocato il caso Bibbiano, esortando Meloni a chiedere scusa per il suo passato giustizialismo. “Lei è campionessa mondiale di incoerenza”, ha affermato Renzi, provocando una risposta immediata di Meloni che ha gelato l’aula: “Non farei mai nulla che abbia già fatto lei”. (Continua…)

Femminicidio e Parlamento
Nel dialogo con Julia Unterberger, Meloni ha mostrato apertura verso possibili modifiche al disegno di legge contro il femminicidio, dichiarando che il Parlamento è il luogo adatto per ampliare la portata del reato. Questa affermazione denota una volontà di cooperazione istituzionale, mantenendo la linea guida del governo come elemento centrale e del Parlamento come forza perfezionante. Un dettaglio significativo è stata l’assenza dei vicepremier, Tajani e Salvini. Meloni ha gestito l’aula circondata da ministri tecnici e fedelissimi, ma l’assenza dei due vice ha suscitato interrogativi.