
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha formalmente posticipato la missione in Asia prevista tra fine agosto e inizio settembre. Questa decisione è motivata dalla necessità di seguire da vicino gli sviluppi legati al processo di pace in Ucraina e ai principali colloqui internazionali in corso. La scelta sottolinea la priorità che il governo italiano attribuisce alla stabilità geopolitica europea e alla presenza diplomatica costante in una fase delicata per gli equilibri mondiali.
La comunicazione ufficiale conferma l’impegno della politica estera italiana nel mantenere un ruolo attivo nei processi di mediazione internazionale.

Motivazioni del rinvio della missione
Il rinvio del viaggio, originariamente programmato dal 31 agosto all’8 settembre, è direttamente collegato ai recenti sviluppi sulla crisi ucraina. Nelle ultime ore erano emerse ipotesi di posticipo, legate all’evoluzione dei colloqui internazionali e alla possibilità, seppur remota, di un incontro tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Presidente russo Vladimir Putin. La situazione impone una vigilanza continua e la prontezza ad agire, rendendo non compatibile una lunga assenza dai centri decisionali europei. Secondo fonti di Palazzo Chigi, la decisione è stata necessaria per garantire il sostegno alle trattative di pace in corso.
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