Sette anni a Parigi: la svolta professionale
Nel 1993 inizia una nuova fase della sua carriera con il trasferimento a Parigi, dove assume la responsabilità dell’ufficio di corrispondenza dell’Ansa. La capitale francese diventa il suo centro operativo durante un periodo cruciale: racconta la fine dell’era Mitterrand, l’ascesa di Jacques Chirac e una Francia segnata da tensioni interne e nuovi fenomeni sociali. In quegli anni, Rexha si trova a documentare eventi come i primi attentati islamisti e la morte della principessa Diana, vivendo da vicino le trasformazioni della società francese e trasmettendo ai colleghi “la passione per quello che più amava nel giornalismo, il mestiere di cronista”.

Dalla pensione alla scrittura: l’ultima eredità
Ritiratosi dal lavoro nel 2000, il giornalista ha rivolto tutte le sue energie alla scrittura. Tra le sue pubblicazioni si ricordano il romanzo noir “La morte ha gli occhi chiari”, ambientato tra Palermo, Parigi e Berlino, e la raccolta autobiografica “Memorie di un vecchio cronista”, in cui ripercorre una vita tra redazioni, viaggi e prime pagine. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il giornalismo italiano: un professionista che ha saputo narrare la storia mantenendo sempre uno sguardo critico e attento ai dettagli.