Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Giulia e Filippo, sono ore di crescente angoscia: perché si cerca in due posti diversi

Sesto giorno di ricerche per Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati scomparsi sabato sera e che stanno tenendo col fiato sospeso tutta Italia. Ritrovate macchie di sangue e capelli nella zona industriale di Fossò, ad un centinaio di metri dal luogo dove sono stati visti l’ultima volta i ragazzi. Sarà il test del DNA a far chiarezza. Un mistero ancor più grande aleggia sull’auto del ragazzo, una Fiat Grande Punto Nera che si sposta in modo alquanto anomalo per le strade del Nord-Italia.

Leggi anche: Giulia e Filippo scomparsi, il drammatico ritrovamento poco fa

Leggi anche: Giulia Cecchettin, trovate ciocche di capelli: cosa si sospetta ora

Il percorso dell’auto

L’ultimo segnale del cellulare di Turetta risale alla sera di sabato 11. Il dispositivo ha agganciato la cella di un’area industriale a Fossò pochi chilometri da dove si sarebbe svolta la presunta lite. L’auto invece, sarebbe stata avvistata domenica mattina in Alto Adige, complice una telecamera stradale che alle 9:07 avrebbe registrato il suo passaggio. Quella vettura ora dovrebbe essere ferma ad Ospitale e di li non si sarebbe più mossa. Nel Veneziano e nel Trevigiano si sono mossi più di duecento uomini per cercarli, tra sommozzatori, unità cinofile, carabinieri, protezione civile ordinaria e una sessantina di volontari“Setacciamo tutto, non lasciamo nulla di intentato“, ha detto una donna.

Lì è stato registrato il numero di targa della vettura, ultimo avvistamento sicuro. Significa che la Punto probabilmente non ha percorso altre strade dotate di un sistema di sicurezza che restituisca le foto dei mezzi in transito. Cioè è entrata in Alto Adige, dove però la privacy vieta la memorizzazione delle targhe, e non ne sarebbe più uscita. Ragione per cui le ricerche si stanno concentrando nel quadrante dell’Alta Pusteria con un importante dispiego di forze”, evidenzia Il Corriere della sera. (continua dopo la foto)

Leggi anche: Giulia Cecchettin, l’annuncio della famiglia: “Trattenuta contro la sua volontà”

Giulia e Filippo, la doppia ricerca

Ogni giorno che passa, l’ipotesi peggiore si fa fronte nella testa degli italiani ed in quella delle famiglie dei ragazzi. Sono scomparsi da sei giorni e qualcosa deve essere successo. Secondo la famiglia Cecchetin, Giulia non sarebbe mai sparita senza dire niente, la colpa ricade allora sul suo ex ragazzo Filippo. Le ricerche sono arrivate fino dalle parti della Riviera del Brenta ma non solo, si scandagliano fiumi, torrenti e campagne anche con gommoni e sommozzatori: Vigonovo, Fossò, Dolo, Santa Maria di Sala, Zero Branco. C’è anche un elicottero che sorvola la zona dove ci sono torrenti e laghi, ma in posti come questi non si cerca un’auto, ma un corpo.

Sempre secondo quanto scritto sul Corriere, “Lo sdoppiamento delle ricerche fra questi luoghi così distanti sottende infatti un’ipotesi di fondo che gli inquirenti non vogliono ancora dire a voce alta, anche perché non è stata formalizzata dal punto di vista tecnico. In procura a Venezia è aperto un fascicolo contro ignoti con un titolo prudente: ricerca di persone scomparse, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, studenti universitari, fidanzati fino allo scorso agosto. L’idea che sta montando è però la più tragica : che lui abbia ucciso lei e sia fuggito“. (continua dopo la foto)

Le speranze da parte della Procura

Per la Procura non è tutto perduto: “Fino a quando non ci saranno elementi indiziari che depongano per un quadro diverso rispetto a quello della scomparsa, per noi i ragazzi sono ancora vivi e da ricercare“. I RIS di Parma stanno analizzando il sangue trovato nella zona industriale di Fossò, successivamente passeranno ai capelli. Nelle ultime ore sarebbero stati ritrovati brandelli di abiti femminili sull’argine del Muson, che “fortunatamente” non sono di Giulia.

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure