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Greta Thunberg torna a casa, chi le pagherà il viaggio di rimpatrio: il colpo di scena

Il ritorno degli attivisti: un volo di speranza

Secondo quanto riportato da Ynet News, oggi Greta Thunberg e altri attivisti saranno rimpatriati nei loro Paesi d’origine. La Grecia invierà un aereo per 27 dei suoi cittadini e per la stessa Greta, mentre la Slovacchia provvederà al rimpatrio di un’altra decina di attivisti. Tutti i voli saranno a spese dei rispettivi Paesi. Anche gli attivisti italiani, circa 15, lasceranno Israele oggi, come annunciato dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. «Partiranno con un volo charter per Atene», ha dichiarato Tajani, aggiungendo che saranno assistiti dalla nostra ambasciata sia alla partenza che in Grecia nel trasferimento verso l’Italia.

Le accuse di maltrattamenti: testimonianze dirette

Le condizioni di detenzione degli attivisti hanno suscitato forti polemiche. Secondo quanto riportato da Haaretz, nove membri della Flotilla sono tornati in Svizzera denunciando di essere stati sottoposti a condizioni disumane durante la loro detenzione. I partecipanti hanno condannato le condizioni di detenzione disumane e il trattamento umiliante e degradante subito al momento dell’arresto e dell’incarcerazione. Anche l’attivista per l’ambiente Greta Thunberg ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici e di non aver avuto accesso a cibo e acqua. Tuttavia, le sue accuse sono state respinte dal ministero degli Esteri israeliano, che le ha definite “sfacciate menzogne”. Tra i primi a essere rimpatriati, la parlamentare italiana di Alleanza Verdi, Benedetta Scuderi ha raccontato di aver subito solo modi bruschi durante le perquisizioni e le indagini, precisando però di non aver subito maltrattamenti.

La ‘Flotilla bis’ continua la sua missione

Mentre si conclude il rimpatrio degli attivisti, la missione della ‘Flotilla bis’ continua. Secondo quanto riportato da Leggo, la ‘Flotilla bis’ continua a navigare verso la Striscia di Gaza e nel giro di un paio di giorni potrebbe arrivare nella zona a rischio. Sulla rotta per Gaza ci sono nove imbarcazioni della ‘Freedom Flotilla Coalition’ e della ‘Thousand Madleens’, partite da Catania e da Otranto. Due barche, la Al Awda e la Ghassan Kanafani, hanno però interrotto il viaggio a causa di avarie e fermo da parte della polizia portuale greca.


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