Guerra in Iran, allerta alta in Italia: rischio terrorismo
Anche in altre città italiane, le autorità locali collaborano strettamente con il Viminale. A Milano, sono state rafforzate le misure di sicurezza per consolati, istituzioni culturali e religiose, nonché per attività economiche legate ai Paesi coinvolti nel conflitto. A Napoli, il prefetto Michele di Bari ha confermato un incremento della vigilanza, in linea con le misure adottate fin dall’inizio della crisi. L’obiettivo principale è mantenere alta l’allerta e prevenire che le tensioni internazionali si trasformino in minacce reali per la popolazione italiana.


Misure straordinarie da Aviano a Sigonella, passando per Vicenza e Camp Darby
In ambito militare, l’attenzione è particolarmente alta attorno alle basi americane in Italia. Da Aviano a Sigonella, passando per Vicenza e Camp Darby, sono state implementate misure straordinarie di sicurezza. Circa un migliaio dei 29mila obiettivi sensibili individuati in questa fase sono direttamente legati a interessi statunitensi e israeliani. La tensione è evidente e, sebbene al momento non ci siano segnali concreti di attacchi imminenti nel Paese, il contesto geopolitico richiede prudenza e prontezza di risposta. L’Italia si trova in una posizione critica, chiamata a garantire la sicurezza dei propri cittadini e delle istituzioni, mantenendo al contempo un delicato equilibrio nel Mediterraneo.