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“Ha mentito”. Garlasco, la scoperta bomba su Lovati

Le implicazioni della scoperta sui conti bancari

L’esistenza di diversi strumenti finanziari intestati a Lovati potrebbe avere ricadute significative sull’indagine, soprattutto in relazione alla trasparenza delle sue dichiarazioni pubbliche e al potenziale coinvolgimento in operazioni non ancora chiarite. Gli inquirenti stanno approfondendo ogni aspetto legato alle movimentazioni di denaro, alla ricerca di eventuali collegamenti con i protagonisti del caso e con le dinamiche dell’omicidio di Chiara Poggi.

La verifica delle informazioni bancarie rappresenta un tassello fondamentale anche per valutare l’eventuale presenza di conflitti d’interesse o legami economici non dichiarati, che potrebbero aver influenzato lo svolgimento delle indagini o la posizione degli attori coinvolti. Gli sviluppi su Lovati si inseriscono in un quadro complesso, in cui ogni dettaglio può contribuire a far luce sulla vicenda.

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Carlo Taormina, avvocato coinvolto nel dibattito sul caso Garlasco

La super perizia su Andrea Sempio

Nel frattempo, gli esperti forensi proseguono con la super perizia su Andrea Sempio, utilizzando tecniche di ricostruzione tridimensionale e confronto biometrico per stabilire la compatibilità tra le tracce rinvenute nel 2007 e il profilo fisico dell’indagato. Gli esami si concentrano su postura, altezza, struttura ossea e proporzioni corporee, elementi che potrebbero rivelarsi decisivi per determinare la presenza o meno di Sempio sulla scena del crimine. L’obiettivo ultimo degli investigatori è fornire una risposta definitiva a uno dei quesiti rimasti irrisolti per quasi vent’anni: la reale identità della persona presente nella villetta di via Pascoli il giorno dell’omicidio.

Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato dall’intervento dell’avvocato Carlo Taormina, noto penalista già coinvolto in indagini di grande rilievo. Nei giorni scorsi, Taormina ha lanciato un appello pubblico rivolto a Sempio: “Sempio vada in Procura e dica il vero, cioè che si è costruito un falso alibi perché non ne poteva più di vivere da innocente sotto accusa”. Secondo la ricostruzione proposta da Taormina – che al momento non trova riscontri oggettivi – Sempio si sarebbe trovato nell’abitazione di Chiara Poggi la mattina dell’omicidio, senza essere l’autore materiale del gesto. “Ai magistrati dica che quella mattina stava a casa con Chiara, poi Stasi fece irruzione, accecato dalla gelosia, e uccise la ragazza davanti a lui o subito dopo la sua uscita”, ha affermato il legale, avanzando una teoria che, seppur suggestiva, richiede ulteriori conferme da parte degli inquirenti.

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