Indizi e collegamenti con altri casi
Nel giardino della sua abitazione, sono stati rinvenuti strumenti bruciati compatibili con l’arma del delitto, una mannaia o accetta. L’autopsia ha confermato che la decapitazione è avvenuta con un colpo netto, rendendo improbabile che tutto sia accaduto nella stanza del residence, come dichiarato dall’uomo. L’assenza di tracce ematiche nella stanza rafforza il sospetto di un delitto premeditato o eseguito con l’aiuto di altri.
L’inchiesta si intreccia alla scomparsa di Ana Maria Andrei
Parallelamente, l’inchiesta si intreccia con la scomparsa di Ana Maria Andrei, un’altra escort romena di 27 anni. Anche per questo caso, Frumuzache ha confessato l’omicidio, risalente a luglio 2024. I resti ritrovati saranno oggetto di nuovi esami medico-legali per verificare somiglianze con il caso Denisa, soprattutto in merito alla decapitazione, suggerendo un possibile modus operandi seriale. Le autorità stanno analizzando i quattro telefoni cellulari sequestrati a Frumuzache, alla ricerca di contatti, appuntamenti o altre potenziali vittime. L’indagine rimane aperta su più fronti: non solo per scoprire la presenza di complici, ma anche per determinare se si tratti di un serial killer che ha colpito ripetutamente nell’ombra. La Procura mantiene tutte le ipotesi aperte: “La sua confessione – spiegano fonti vicine all’inchiesta – potrebbe essere solo la punta dell’iceberg”.
