La critica al giornalismo sportivo di oggi
Nel corso dell’intervista, Dotto non ha risparmiato qualche frecciatina al mondo del giornalismo sportivo moderno: «Urlano tutti troppo, in radio e in tv». Parole che fanno riflettere su quanto sia cambiata l’informazione sportiva, spesso piegata all’intrattenimento e alla spettacolarizzazione, e che sembrano custodire una velata nostalgia per un’epoca in cui il racconto radiofonico era arte pura.
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La malattia, la resistenza e l’amore per la vita
La sclerosi multipla progressiva è una malattia che non lascia scampo a illusioni, eppure Dotto non perde lucidità: «Il corpo sta andando dove vuole, la mente e la memoria per fortuna no».
Vive un presente doloroso, fatto di piccoli frammenti di resistenza: la musica, i libri, gli affetti. Eppure anche in questo presente fragile trova spazio la forza per raccontare e raccontarsi, ancora una volta, con l’intensità che solo chi ha vissuto davvero sa trasmettere.