Il duro sfogo
Dopo la gara, Imane Khelif ha avuto modo di festeggiare, commuoversi, ma anche di rispondere a tutti gli attacchi ricevuti in questi giorni. Khelif, è stata presa di mira da bullismo psicologico amplificato dai social. Lei che era arrivata a Parigi per fare il suo percorso da atleta, si è ritrovata ad essere un bersaglio per questioni di sesso e identità di genere, che in ogni caso dovrebbero rimanere private.
“Sono nata donna, ho vissuto come donna, ho gareggiato come donna“, ribadisce la campionessa olimpica. “I giochi olimpici sono un sogno. È un sogno per ogni atleta. Ho partecipato a Tokyo, ma in quel momento non ero ben preparata. Era durante il Covid, i tempi erano difficili. Tutti in Algeria e nel mondo arabo sanno quanto ho lavorato duramente in vista di Parigi. Mi sono allenata principalmente negli Stati Uniti con un allenatore incredibile, Pedro Diaz. Ha 21 medaglie olimpiche, ma oggi ne ha 22. Merita la mia medaglia tanto quanto me“. E poi sottolinea: “Sono nata donna e non ci sono dubbi a riguardo. Esistono i nemici del successo, io li chiamo così. Per questo la mia medaglia ha un sapore ancora più speciale” (continua dopo la foto)
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Grande festa
“Siamo alle Olimpiadi per esibirci come atleti e spero che non vedremo attacchi simili nelle future Olimpiadi”, ha concluso Khelif, che lancia così un messaggio di speranza per uno sport e un mondo senza discriminazioni. Intanto in Algeria si prepara una grande festa per l’oro olimpico.
“Imane è una donna e tutta l’Algeria voleva che venisse ripristinata la realtà, e i diritti della nostra atleta. C’è chi l’ha usata per fare la propria propaganda e lei non ha mai cercato vendetta, ha semplicemente risposto sul ring. Vincendo perché è una grande atleta”, ammonisce Ammar Brahmia, presidente ad interim del comitato olimpico algerino, che annuncia una festa in stile vittoria dello scudetto: “Sfilerà su un bus a due piani”. “Siamo tutti orgogliosi di te, campionessa olimpica Imane, la tua vittoria oggi è una vittoria per l’Algeria e il tuo oro è l’oro dell’Algeria, grazie, Viva l’Algeria“, scrive, invece, Abdelmadjid Tebboune, presidente algerino, dopo la grande vittoria di ieri.