Movimento 5 Stelle in calo e sempre più distante dal Pd
Il dato più critico del sondaggio riguarda il Movimento 5 Stelle, che scende al 12,7%, perdendo circa 0,7 punti percentuali. La flessione amplia il divario con il Pd, che supera ormai i dieci punti. L’arretramento del M5S segnala una fase di debolezza strutturale, con difficoltà crescenti nel definire una proposta politica capace di intercettare nuovi consensi. Il partito appare stretto tra un Pd in espansione e un centrodestra compatto.
La perdita di centralità incide sull’intero campo dell’opposizione, riducendo il peso del Movimento 5 Stelle come polo autonomo e rafforzando la frammentazione dell’area progressista.

Forza Italia e Lega avanzano, centrodestra rafforzato
Il centrodestra cresce nel suo complesso. Forza Italia sale all’8,3%, con un incremento di circa 0,6 punti percentuali, mentre la Lega raggiunge l’8,1%, segnando un +0,3. La crescita parallela dei partiti di governo contribuisce a consolidare la coalizione, con rapporti di forza interni relativamente stabilizzati e Fratelli d’Italia saldamente in posizione dominante.
Per Forza Italia il dato conferma la tenuta dell’elettorato moderato, mentre per la Lega rappresenta una stabilizzazione dopo i cali registrati negli ultimi anni.
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Area progressista minore e opposizione frammentata
Nel segmento progressista esterno a Pd e M5S, Alleanza Verdi e Sinistra si attesta al 7,4%, con una lieve flessione di 0,3 punti percentuali. Il dato segnala stabilità, ma anche la difficoltà a intercettare l’elettorato in uscita dal Movimento 5 Stelle. La frammentazione dell’opposizione resta uno degli elementi centrali del quadro politico. La crescita del Pd e il calo del M5S non si traducono in una configurazione unitaria in grado di competere numericamente con il centrodestra.
Il dialogo tra le diverse forze di opposizione e la possibilità di convergenze future rimangono nodi aperti nel panorama politico nazionale.