Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“In carcere per mesi”. Flotilla, arriva l’annuncio durissimo: ecco da chi

Lo sciopero della fame e il rifiuto di firmare

La tensione tra detenuti e autorità si è ulteriormente inasprita dopo che diversi attivisti, tra cui Alexis Deswaef, vicepresidente della FIDH, si sono rifiutati di firmare documenti che certificavano un presunto “ingresso illegale” in Israele. Secondo i legali, quelle carte avrebbero significato un’ammissione forzata di colpa, in contrasto con la natura della missione, che rivendica il carattere umanitario della Flotilla. Proprio per protestare contro queste imposizioni, alcuni hanno iniziato uno sciopero della fame, chiedendo il riconoscimento dei propri diritti e il rispetto delle convenzioni internazionali.

L’attesa di un’udienza

Adalah ha reso noto che nelle prossime ore si terrà un’udienza presso la prigione di Saharonim, durante la quale verrà discusso lo status legale dei detenuti e le eventuali misure da adottare. Un momento cruciale, che potrebbe determinare se gli attivisti verranno espulsi rapidamente, come auspicato dal governo Netanyahu, o se resteranno ancora a lungo in territorio israeliano. Le posizioni divergenti tra i rappresentanti politici, unite alla pressione delle organizzazioni per i diritti umani, fanno pensare che la questione sia tutt’altro che vicina a una soluzione.

Leggi anche: Flotilla, 4 parlamentari fermati: poi l’annuncio. Lo hanno fatto solo a loro

Le reazioni internazionali

Il messaggio di Ben Gvir ha immediatamente fatto il giro delle redazioni internazionali, alimentando nuove polemiche. La comunità europea, già coinvolta attraverso la presenza di diplomatici e osservatori, guarda con attenzione agli sviluppi. Le ong denunciano il rischio che Israele applichi una linea più dura rispetto al passato, aggravando ulteriormente le condizioni di chi ha partecipato alla missione. L’impressione è che la vicenda della Flotilla possa trasformarsi in un banco di prova per i rapporti tra Israele e la comunità internazionale sul delicato tema del rispetto dei diritti umani.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure