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“Arrestati”. Shock in strada, la coppia vip in manette in Italia: scena assurda

Le indagini: testimonianze e telecamere di sicurezza

La fase istruttoria si preannuncia complessa. Gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti, tra cui gli altri operatori dell’ambulanza e alcuni passanti. Particolare attenzione viene dedicata alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero fornire elementi decisivi per chiarire la sequenza dei fatti.

Secondo quanto riferito dal legale di Vildoza, l’avvocato Mattia Grassani, “esistono due versioni completamente differenti della vicenda: quella della denunciante e quella dei nostri testimoni, ancora da ascoltare”. Grassani ha inoltre sottolineato che “nella zona ci sono molte telecamere, le cui riprese potranno chiarire definitivamente la dinamica dei fatti”. La difesa punta dunque a dimostrare che si sia trattato di un alterco reciproco e non di un’aggressione unilaterale. Le forze dell’ordine hanno già acquisito i primi filmati e stanno proseguendo gli accertamenti. Nei prossimi giorni sono attese ulteriori audizioni e la visione completa delle immagini raccolte nei pressi di via Calori e viale Silvani, dove si è verificato l’episodio. Nonostante la notorietà dei protagonisti, gli inquirenti stanno trattando il caso con la massima attenzione, evitando fughe di notizie.

Le conseguenze per i protagonisti: aspetti giudiziari e sportivi

Dal punto di vista giudiziario, la decisione del pubblico ministero di non procedere con il giudizio immediato e di disporre la liberazione di Luca Vildoza e della moglie non esclude ulteriori sviluppi. Entro 96 ore è prevista un’udienza tecnica per valutare la legittimità dell’arresto e la sussistenza delle accuse. Nel frattempo, i due restano a piede libero senza alcuna misura restrittiva. “Vildoza partirà regolarmente con la squadra per la prossima trasferta di Eurolega”, ha confermato l’avvocato Grassani, evidenziando che la vita sportiva del giocatore prosegue senza interruzioni formali da parte della società. Fino a questo momento, nessuna comunicazione ufficiale è arrivata dalla dirigenza del club sull’accaduto, mentre tra i tifosi cresce l’attesa di chiarimenti.

La situazione della moglie di Vildoza, anche lei atleta di alto livello e attualmente in stato interessante, è tenuta sotto osservazione per escludere conseguenze psicofisiche dovute allo stress dell’accaduto. La coppia ha spiegato di essere stata motivata dalla fretta di rientrare a casa per motivi legati alla gravidanza e al riposo necessario in vista degli impegni sportivi. Il caso ha però riacceso il dibattito sulla pressione che grava sugli atleti professionisti, sottoposti spesso a ritmi serrati e a un’esposizione mediatica continua. Un contesto che, in certe circostanze, può contribuire a inasprire reazioni e comportamenti. La difesa ha ribadito che “il parapiglia, questa colluttazione e questo respingimento sarebbero stati reciproci” e che l’azione di Vildoza non sarebbe stata “unilaterale”, ma una “azione di difesa” in seguito a comportamenti ritenuti scorretti da parte dell’ambulanza. L’avvocato ha inoltre escluso l’ipotesi di un inseguimento, sostenendo che il problema principale era la presenza del mezzo di soccorso di traverso sulla carreggiata. La Procura, dal canto suo, ha confermato che proseguirà con tutti gli accertamenti necessari.

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