
Il silenzio che ha seguito l’incendio sullo scuolabus in cui sono morti alcuni studenti è stato più assordante di qualsiasi sirena o grido. Le voci dei bambini, che ogni pomeriggio riempivano le strade con risate e racconti, sono scomparse in un vuoto improvviso e surreale. Le famiglie si sono radunate senza sapere bene cosa dire o fare, condividendo sguardi smarriti e abbracci stretti, come a cercare di trattenere un dolore che sembrava impossibile da contenere. Le finestre delle case erano aperte, come se tutti aspettassero ancora un ritorno che non sarebbe mai arrivato. (Continua dopo la foto…)


La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando dietro di sé uno strascico di incredulità e disperazione. Tutto si è fermato per qualche attimo. Le persone si sono organizzate spontaneamente per sostenere le famiglie colpite. In quel silenzio pieno di domande senza risposte, l’unica certezza era l’abbraccio collettivo di chi, pur nella tragedia, non voleva lasciare nessuno da solo. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)