Le condizioni dei bambini e il supporto psicologico
Sullo scuolabus viaggiavano circa 30 bambini, alcuni dei quali hanno riportato ferite gravi e traumi con prognosi superiori ai 45 giorni. In diversi casi si è reso necessario il ricovero ospedaliero prolungato, mentre per molti minori la vicenda rappresenta un evento traumatico destinato a lasciare segni indelebili. Alcuni degli alunni coinvolti continuano a essere seguiti da specialisti per il supporto psicologico, mentre altri hanno manifestato difficoltà a riprendere la quotidianità scolastica. Il veicolo era gestito dalla Autoservizi Beltramini e Gianoli Srl di Golasecca, azienda che ora si trova al centro di un approfondito accertamento. Gli inquirenti stanno valutando eventuali responsabilità relative alla formazione e al controllo del personale, nonché allo stato di manutenzione dello scuolabus. Non si esclude l’apertura di nuove indagini parallele, qualora emergessero elementi rilevanti su eventuali criticità aziendali.

L’inchiesta e i possibili sviluppi futuri
L’iter investigativo si avvicina alla conclusione, ma si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. La formalizzazione delle accuse e il possibile rinvio a giudizio dell’autista potrebbero rappresentare le tappe successive. Nel frattempo, la richiesta d’arresto costituisce una prima svolta giudiziaria in un caso che ha riacceso il dibattito su sicurezza e responsabilità nel trasporto scolastico. L’incidente di Lomazzo pone al centro dell’attenzione la necessità di rafforzare i controlli sui mezzi dedicati al trasporto di minori e di adottare misure più stringenti per la prevenzione delle distrazioni alla guida. Le famiglie chiedono maggiore attenzione nella selezione del personale e protocolli più rigorosi, mentre le autorità valutano l’implementazione di tecnologie che possano impedire l’utilizzo dei dispositivi mobili durante la guida di veicoli pubblici.