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Garlasco, l’indiscrezione bomba che incastrerebbe Sempio

Immagine di copertina sul caso Garlasco e Chiara Poggi

Garlasco, l’indiscrezione bomba che incastrerebbe Sempio – Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007, continua ad alimentare attenzione e interrogativi. La recente trasmissione “Ore 14” su Rai 2, condotta da Milo Infante, ha riportato all’attenzione pubblica la figura di Andrea Sempio, già più volte menzionato nelle indagini, proponendo nuove ipotesi su un possibile movente ancora poco esplorato. Queste nuove piste sollevano ulteriori domande su uno dei casi di cronaca nera più intricati degli ultimi decenni in Italia.

Garlasco, l’indiscrezione bomba che incastrerebbe Sempio

Secondo quanto emerso, la trasmissione si è concentrata su dettagli che potrebbero rivedere l’impianto investigativo finora consolidato. L’attenzione si è focalizzata su una serie di indizi e supposizioni che, se confermati, potrebbero cambiare la comprensione del caso e le responsabilità legate al tragico destino di Chiara Poggi. Al centro delle nuove analisi ci sono le telefonate sospette effettuate da Sempio tra il 7 e l’8 agosto 2007, ovvero nelle ore immediatamente precedenti al ritrovamento del corpo della vittima. Queste chiamate sarebbero state dirette all’abitazione della famiglia Poggi, in un momento in cui Chiara si trovava sola in casa, dettaglio che suggerisce un possibile interesse diretto di Andrea Sempio nei confronti della giovane. Pur non rappresentando una prova definitiva, questi elementi contribuiscono a delineare una presenza significativa e una possibile pressione nei confronti della vittima nei momenti cruciali che hanno preceduto il delitto.

Immagine di Andrea Sempio, figura coinvolta nel nuovo filone d’inchiesta

La questione dei video intimi e le dinamiche del computer

Oltre alle telefonate, la trasmissione ha ripercorso la questione dell’uso condiviso del computer di Chiara Poggi. È stato accertato che Andrea Sempio e altri amici, tra cui Marco, utilizzavano il PC della ragazza per sessioni di gioco con videogame. In questo contesto, emerge un ulteriore dettaglio: circa due mesi prima della tragedia, Chiara avrebbe creato una cartella protetta contenente alcuni video privati girati con il fidanzato Alberto Stasi, successivamente condannato per l’omicidio. L’ipotesi avanzata è che Sempio possa essere venuto a conoscenza di questi contenuti sensibili durante l’utilizzo del PC. Tale scoperta avrebbe potuto generare una discussione accesa tra Chiara e Sempio, fornendo così un potenziale movente personale legato alla sfera privata e alla tutela della riservatezza da parte della vittima. Secondo le ricostruzioni, Chiara avrebbe avvertito la necessità di proteggere ulteriormente la propria privacy, gesto che, alla luce dei fatti, assume oggi un significato particolare. La possibilità che la giovane abbia percepito un rischio concreto per la sua intimità, portandola a prendere misure di sicurezza informatica, rappresenta uno degli aspetti più delicati e discussi dagli inquirenti nel tentativo di ricostruire le reali dinamiche degli eventi.

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