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Irruzione in pista nell’aeroporto in Italia, panico e paura: interviene la polizia

Irruzione in pista nell’aeroporto in Italia, panico e paura: interviene la polizia – Una mattinata di settembre apparentemente normale si è trasformata in pochi minuti in una scena di tensione all’aeroporto di Milano Linate. Un uomo ha fatto irruzione sulla pista dello scalo, seminando sconcerto tra gli operatori e facendo scattare immediatamente gli allarmi di sicurezza. Era da poco passata la metà della mattinata, venerdì 19 settembre, quando l’intruso è riuscito a entrare dal fondo della pista, un’area normalmente sorvegliata e interdetta a chiunque non abbia autorizzazioni specifiche. Nonostante l’intrusione, l’allerta è stata rapida ed efficace: il personale di sorveglianza ha individuato l’uomo e lo ha bloccato prima che potesse avvicinarsi alle zone più sensibili dello scalo.

Irruzione in pista nell’aeroporto in Italia, panico e paura: interviene la polizia

Una volta scattati i protocolli di sicurezza, sul posto è intervenuta la Polaria, la Polizia di frontiera aerea che opera in tutti gli scali italiani. All’arrivo degli agenti, il soggetto non ha opposto alcuna resistenza: si è semplicemente steso a terra, senza pronunciare una parola. Un atteggiamento che ha colpito gli operatori e che potrebbe indicare uno stato di alterazione, di shock o una condizione di disagio psichico. L’uomo è stato immediatamente preso in consegna e accompagnato in ospedale per gli accertamenti medici. Con sé aveva dei documenti tunisini, ma la sua identità è ancora in fase di verifica: gli agenti stanno controllando l’autenticità delle carte e cercando eventuali precedenti o segnalazioni internazionali.

Le indagini in corso

Al momento restano aperti diversi interrogativi: come sia riuscito l’uomo ad accedere alla pista e quali fossero le sue intenzioni. L’area di un aeroporto è sottoposta a rigide misure di sicurezza, soprattutto nelle zone più vicine alle piste di decollo e atterraggio. Non è chiaro se l’intruso abbia approfittato di una falla nei sistemi di sorveglianza, se si sia introdotto da un varco secondario o se abbia sfruttato una disattenzione momentanea.

Gli investigatori della Polaria stanno ricostruendo ogni dettaglio, analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e ascoltando le testimonianze degli operatori presenti al momento dell’irruzione.

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