Le indagini in corso e la denuncia dei genitori
I genitori, ancora sotto shock, hanno formalizzato una denuncia alle autorità competenti. In particolare, è stato segnalato un presunto ritardo nella chiamata ai soccorsi: secondo quanto riferito, sarebbero trascorsi diversi minuti tra il momento dell’incidente e la richiesta di intervento al servizio di emergenza. Questo elemento sarà al centro degli accertamenti, con l’obiettivo di chiarire se siano stati seguiti tutti i protocolli previsti per situazioni di emergenza simili in ambito scolastico.
I carabinieri hanno dunque avviato una serie di controlli per ricostruire nel dettaglio ogni fase della vicenda. Si analizzano le procedure interne adottate dal personale del nido, la conformità delle strutture alle normative di sicurezza vigenti e l’adeguatezza dei dispositivi di protezione installati sulle porte e sulle aree sensibili dell’edificio. Particolare attenzione è rivolta alla tipologia di porte montate nei servizi igienici e ai possibili dispositivi anticaduta o antisfondamento assenti o non funzionanti. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla prevenzione degli incidenti negli asili: anche un dettaglio apparentemente secondario, come una porta non dotata di sistemi anti-schiacciamento, può trasformarsi in un rischio grave per la sicurezza dei bambini.
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Le misure di sicurezza negli asili nido: cosa dice la normativa
La legge italiana prevede standard precisi in materia di sicurezza negli edifici scolastici, con particolare riferimento alle strutture che ospitano bambini in età prescolare. Le porte installate devono essere dotate di dispositivi che prevengano la chiusura violenta e il rischio di schiacciamento delle dita. Tuttavia, in molti casi, il rispetto formale delle normative non esclude la possibilità di situazioni di pericolo, soprattutto in presenza di elementi architettonici non perfettamente idonei o di una sorveglianza insufficiente nei momenti più critici della giornata.
Il caso di Maiori evidenzia come sia fondamentale non solo affidarsi alle certificazioni tecniche, ma anche investire in una formazione continua degli addetti e in una manutenzione costante degli ambienti. Spesso, infatti, le tragedie sono il risultato di una concatenazione di fattori: una porta che si richiude con troppa forza, un attimo di distrazione, la mancanza di un dispositivo di sicurezza aggiornato.