È morta a 23 anni Sara Cornelio, che aveva raccontato la sua malattia, la fibrosi cistica, sui social e nel libro Un dono mi ha salvata, presentato al Salone di Torino nel 2019. La giovane si è spenta nelle scorse ore a causa di una infezioni ai polmoni. L’ultimo saluto a Sara si è svolto nella chiesa parrocchiale di San Bernardo d’Ivrea. Ad attenderla sul sagrato della chiesa una folla commossa, gli amici di sempre, i compagni di scuola e tante persone con le quali Sara aveva condiviso momenti della sua vita, una vita vissuta sempre con un grande coraggio e voglia di vivere. Vediamo nel dettaglio chi era questa ragazza speciale. (Continua a leggere dopo la foto)
Torino, è morta a 23 anni Sara Cornelio: la ragazza raccontava la malattia sui social
In questi giorni la città di Torino piange per la scomparsa di Sara Cornelio, la ragazza di 23 anni che da tempo lottava contro la fibrosi cistica e che raccontava della sua malattia sia sui social che nei libri. Nel 2016 Sara era stata anche sottoposta ad un trapianto di polmoni, e in questo lei vedeva una speranza in più di vita. Tra l’altro il 14 gennaio la Cornelio era anche risultata positiva al Covid, circostanza quest’ultima che potrebbe aver aggravato le sue già precarie condizioni di salute. In varie occasioni aveva dichiarato: «Non vorrei sempre parlarvi di sofferenza e malattia, ma la mia vita è anche questo, soprattutto ora. Ho il Covid, ma lo spavento più grande è stato il modo in cui si è manifestato, dopo già circa una decina di giorni che non stavo bene». (Continua dopo la foto)
Le sue ultime parole su Facebook
Poco prima di morire, la giovane 23enne Sara Cornelio aveva scritto un post sul suo profilo Facebook: «Non percepivo più gambe, braccia e metà testa, poi un blackout: gli altri mi chiedevano cose, mi parlavano e io, cosciente, non riuscivo a parlare. Ieri finalmente sono tornata a casa. Inutile dire che sono felice; anche questa volta qualcuno mi ha teso la mano regalandomi tempo e speranza». Una speranza che purtroppo si è spenta solo qualche giorno più tardi.