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Italia, marito e moglie ritrovati così nella loro villa: la scoperta choc

Il passato della coppia e il legame con la natura

Maria Teresa Nizzola si era trasferita a Verona in giovane età per motivi di studio, ed è proprio qui che aveva conosciuto Marco Steffenoni. Quest’ultimo, laureato in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1977, aveva esercitato la professione di odontoiatra nel centro storico della città. Dopo il pensionamento di Marco, la coppia aveva scelto di abbandonare la vita sociale, ritirandosi definitivamente nella villa di Montericco. La loro esistenza, seppur appartata, era stata caratterizzata da viaggi, attività filantropiche e da un profondo amore per l’ambiente e gli animali. La decisione di isolarsi dal resto del mondo trova conferma nelle parole del fratello di Marco, Paolo Steffenoni: «Mio fratello e sua moglie hanno vissuto una bella vita», aveva riferito Paolo Steffenoni qualche mese fa, «Hanno viaggiato molto e fatto beneficenza. Erano amanti della natura e degli animali. Avevano deciso di isolarsi e la loro scelta di vita va rispettata».

La comunità locale e il fenomeno dell’isolamento sociale

Il caso dei coniugi Steffenoni richiama l’attenzione su un fenomeno sempre più diffuso: l’isolamento sociale di coppie o individui che scelgono di ritirarsi dalla società. In Italia, secondo recenti dati Istat, il numero di persone che vive in condizioni di isolamento è aumentato negli ultimi anni, complice sia l’invecchiamento della popolazione sia la crescente difficoltà di mantenere i rapporti interpersonali. Gli esperti sottolineano come l’isolamento prolungato possa avere conseguenze sia fisiche che psicologiche, soprattutto per gli anziani. Nel caso dei coniugi di Montericco, la scelta di vivere lontano da tutto e da tutti ha avuto un epilogo drammatico, ma ha anche portato a riflettere sull’importanza della rete sociale e del controllo periodico delle persone fragili o anziane.

La scelta dei coniugi di lasciare i loro beni al WWF sottolinea quanto fosse forte il loro legame con la causa ambientalista. L’associazione, attiva in Italia dagli anni Sessanta, si occupa della tutela della biodiversità e della promozione di iniziative sostenibili. Donazioni e lasciti rappresentano una parte fondamentale delle risorse che permettono al WWF di portare avanti progetti di conservazione, sensibilizzazione e ricerca. La storia della villa di Montericco e dei suoi ultimi abitanti si intreccia così non solo con il dramma personale, ma anche con un messaggio di speranza per la protezione dell’ambiente e degli animali, nel rispetto delle volontà di chi, anche nell’isolamento, ha scelto di lasciare un segno positivo.

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