Le indagini e le testimonianze dei ragazzi
Le indagini sull’incidente sono ora nelle mani dei Carabinieri, che stanno ascoltando le testimonianze dei ragazzi e di alcuni automobilisti presenti nei minuti immediatamente precedenti al volo dello scuolabus. Si cerca di capire se il malore dell’autista sia stata davvero la causa principale o se possano aver contribuito altri fattori, come le condizioni del manto stradale o un possibile guasto tecnico.
In particolare, gli inquirenti stanno verificando la revisione recente del mezzo e lo stato degli pneumatici, elementi chiave per stabilire eventuali responsabilità. “Non abbiamo capito subito cosa stesse accadendo – ha raccontato uno degli studenti – poi ci siamo trovati nel torrente. È stato spaventoso”.
Le autorità confermano che tutti gli studenti sono sotto osservazione, ma le loro condizioni non destano preoccupazione.


Trasporti scolastici in montagna: la sicurezza sotto esame
Il drammatico episodio di Valfurva riaccende i riflettori sulla sicurezza del trasporto scolastico nelle zone montane, dove strade strette, curve pericolose e condizioni meteorologiche imprevedibili rendono i tragitti particolarmente rischiosi. Le autorità provinciali hanno già annunciato controlli più severi sui mezzi, oltre a nuove campagne di sensibilizzazione rivolte a genitori, studenti e autisti.
Il caso ha scosso profondamente la comunità locale, che si è stretta attorno alle famiglie coinvolte. A scuola, gli insegnanti hanno organizzato momenti di confronto per aiutare i ragazzi a elaborare lo spavento vissuto.
Gli inquirenti proseguono intanto con gli accertamenti per chiarire ogni dettaglio della vicenda, che fortunatamente non ha avuto esiti tragici, ma lascia aperto un tema cruciale: quello della sicurezza quotidiana dei bambini e dei ragazzi sui mezzi scolastici.