
Social. Nel cuore del Gargano, tra il fruscio delle pinete e il mormorio delle onde, la terra continua a lanciare segnali inquietanti. Questa regione, ricca di storia e leggende, vive ormai in un clima di costante allerta sismica. Le scosse non sono più eventi isolati ma episodi che scandiscono la quotidianità, costringendo gli abitanti a convivere con un’incertezza palpabile. Ogni nuova vibrazione del suolo è avvertita prima nel cuore che sulla pelle, un richiamo a una consapevolezza che non può essere ignorata.
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Gargano sotto pressione: lo sciame sismico che scuote la provincia di Foggia
Dal 14 marzo, quando un terremoto di magnitudo 4.7 ha colpito la provincia di Foggia, l’attenzione su questo territorio fragile è aumentata significativamente. Il Gargano, con la sua bellezza selvaggia e il paesaggio carsico, ricorda costantemente ai suoi abitanti le forze nascoste sotto la superficie. Queste tensioni invisibili rendono la terra un interlocutore che non può essere ignorato, con una storia che si evolve sotto i loro piedi. Il 20 aprile, alle 7:33, un’altra scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata dalla Sala Sismica dell’Ingv di Roma. Il sisma ha avuto epicentro in mare, al largo di Marina di Lesina, a una profondità di 7 chilometri. Le località più prossime all’epicentro includono Lesina, San Nicandro Garganico, Poggio Imperiale e Apricena. Questo evento si inserisce in un contesto di sciame sismico che continua a espandersi e a essere attentamente monitorato.
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