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Kata scomparsa, il terribile annuncio del giudice sui genitori: cos’hanno fatto

Kata scomparsa

Social. Kata scomparsa, l’annuncio del giudice sui genitori: cos’hanno fatto. Dopo mesi di ricerche ancora non si sa nulla sulla piccola Kata. La bimba peruviana di 5 anni è scomparsa nel primo pomeriggio del 10 giugno 2023 dal cortile dell’ex hotel Astor di Firenze, in via Maragliano, dove viveva con la famiglia insieme ad oltre un centinaio di persone che avevano occupato la struttura. Ancora tanti dubbi e incertezze su questo caso, ma la pista imboccata dagli investigatori di Firenze coordinati dai pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda emerge con chiarezza dal decreto di perquisizione nei confronti dei genitori della piccola, Miguel Angel Ramon Chicllo e Katherine Alvarez. (Continua a leggere dopo la foto)

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Kata scomparsa, l’annuncio del giudice sui genitori: cos’hanno fatto

Nuova svolta sul caso della piccola Kata scomparsa a Firenze il 10 Luglio 2023. La pista imboccata dagli investigatori di Firenze coordinati dai pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda emerge con chiarezza dal decreto di perquisizione nei confronti dei genitori della piccola, Miguel Angel Ramon Chicllo e Katherine Alvarez. Come riportato da Il Corriere della Sera, nel provvedimento che, in sostanza, permette agli inquirenti di acquisire i cellulari della coppia, si legge che la scomparsa di Kata è “maturata all’interno dei rapporti conflittuali che sono sfociati in aspre contese nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor”. (Continua a leggere dopo la foto)

Verità non dette

Gli inquirenti, sempre come riportato da Il Corriere della Sera, parlano di “faide tra i parenti della famiglia Alvarez e gruppi di peruviani, ecuadoregni e romeni che occupavano l’hotel per il possesso e la gestione illecita delle stanze per le quali erano richieste”, dietro brutalità e percosse, “somme di denaro”. Il sequestro dei cellulari dei genitori servirà dunque a capire se vi siano mail, messaggi o chat utili alle ricerche. Il dubbio delle Forze dell’Ordine, citato nello stesso decreto di perquisizione, è che la mamma e il papà di Kata possano aver ricevuto da qualcuno importanti informazioni sul rapimento ma abbiano preferito non riferirle durante gli interrogatori.

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