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Kata scomparsa, l’esito della perizia e le tracce di Dna: cos’hanno scoperto

Kata scomparsa

Dopo un anno e mezzo dalla scomparsa di Kata, della bambina di 5 anni di origini peruviane sparita il 10 giugno 2023 dall’ex hotel Astor di Firenze, dove risiedeva con la famiglia, non c’è traccia. Le ricerche proseguono senza sosta e recentemente sono stati analizzati degli oggetti che si trovavano all’interno dell’hotel, ormai sgomberato. Le tracce di Dna della piccola e dei suoi parenti sono stati cercati su tre oggetti: un peluche, un mocio e un secchio rosso per la pulizia rinvenuti dalla stanza 205 dell’edificio. Cosa è emerso? (Continua dopo le foto)

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Kata scomparsa, l'esito della perizia degli oggetti trovati nella stanza 205 dell'Astor

Kata scomparsa, l’esito della perizia degli oggetti trovati nella stanza 205 dell’Astor

lIl genetista Ugo Ricci ha analizzato le tracce di Dna presenti su un peluche, un mocio e un secchio rosso per la pulizia rinvenuti dalla stanza 205 dell’edificio. L’esperto, dopo la richiesta a fine luglio dalla procura fiorentina, ha analizzato le tracce presenti negli oggetti e ha elaborato un testo di 168 pagine, nel quale spiega che il Dna di Kata non è presente. Il genetista Ugo Ricci ha evidenziato che “i profili genetici determinati dai campioni effettuati hanno evidenziati misture complesse riconducibili a più soggetti donatori”. L’esperto ha riscontrato negli oggetti “sostanza biologica umana”, verosimilmente di origine “epiteliale”. Altre tracce potrebbero essere cancellato perché “è stato utilizzato un tensioattivo contenete candeggina”, che potrebbe aver degradato completamento il Dna, riporta La Nazione. Cosa significa? (Continua dopo le foto)

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In parole povere, sono state individuate presenze di cellule umane sulle cordine in microfibra del mocio. Il che per i pm dell’inchiesta, Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, significa “stabilire un eventuale ulteriore quesito investigativo”. Il prossimo passo quindi sarà cercare di capire a chi appartenga quel patrimonio genetico. Intanto, la procura ha deciso di non fare un nuovo sopralluogo nell’ex hotel, ma di concentrarsi sulle indagini difensive e interrogare alcuni ex occupanti. Al momento, ha spiegato il procuratore Francesco Spiezia in una conferenza a un anno dalla scomparsa, ci sono ancora due indagati.

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