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Kata scomparsa, il triste annuncio da parte dell’avvocato della madre

Kata scomparsa, il triste annuncio da parte dell’avvocato della madre – Della piccola Kata scomparsa lo scorso giugno a Firenze, dall’ex Hotel Astor, non si hanno notizie. In un’intervista a «Fanpage» Sharon Matteoni, avvocato difensore di Katherine Alvarez, madre della bambina, ha sintetizzato gli ultimi sviluppi del complicato caso. (continua a leggere dopo le foto)

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Kata scomparsa, il triste annuncio da parte dell’avvocato della madre

A quattro mesi da quel maledetto 10 giugno le indagini non si fermano: “Continuiamo a cercare Kata viva. A quattro mesi dalla sua scomparsa la madre è in condizioni disperate. Per questo, continuiamo a sollecitare chi entrava e usciva dall’ex hotel Astor a dare informazioni che possano aiutarci a capire dove si trova la bambina”, ha dichiarato a «Fanpage» Sharon Matteoni, l’avvocato della madre di Kata. L’attenzione degli inquirenti è rivolta anche all’estero, in Perù. Lima ha accolto la richiesta di rogatoria dei pm toscani impegnati sul caso. (continua a leggere dopo le foto)

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Kata scomparsa, parla l’avvocato della madre: le ultime notizie sulla pista del Perù

A proposito della pista del Perù l’avvocato ha detto: “Chiarisco subito che non è detto che ci sia un collegamento tra il fatto che verranno sentiti questi soggetti in Perù con l’ipotesi scambio di persona al vaglio degli inquirenti. Sono congetture che vengono fatte ma la Procura potrebbe star seguendo altre piste non necessariamente collegate a quest’ultima. Ben vengano comunque tutte le attività degli inquirenti che possano portare a degli sviluppi delle indagini, anche perché dopo 4 mesi la famiglia, e soprattutto la madre di Kata, è in condizioni disperate. Quattro mesi sono tanti per la scomparsa di una bambina“. Anche loro continuano con le indagini difensive: “Sì, sentendo persone e seguendo piste, ma con risultati non del tutto soddisfacenti. Nell’ultimo periodo, in seguito al sopralluogo effettuato insieme ai genitori della bambina, abbiamo appreso di alcune circostanze e situazioni che a nostro parere sono importanti e su cui ci auguriamo che la Procura prenda una posizione”. (continua a leggere dopo)

Delusione per l’esito delle analisi ma nessuna sorpresa

La mamma di Kata ha sempre detto che all’interno dell’ex hotel Astor ci deve essere qualcuno che sa qualcosa: “Voglio premettere che Katherine non ha accusato formalmente nessuno. Certo è che i dubbi che solleva sono quelli di tutti: in un ambiente in cui vivevano così tante persone, molto affollato ma allo stesso tempo molto controllato, come è possibile che nessuno abbia visto che una bambina è stata portata via presumibilmente da una persona esterna a quel contesto?“. Dalle analisi condotte dal professor Ugo Ricci è emerso che non c’è Dna di Kata sui rubinetti della stanza 104 dell’ex hotel né tracce della bimba sui borsoni sequestrati. Nessuna sorpresa per l’avvocato: “Ce l’aspettavamo”. Il legale della madre di Kata si è fatta un’idea precisa: “Io non credo che la bambina sia all’interno dello stabile, ma che sia stata portata fuori da soggetti che in modo organizzato l’hanno rapita”.

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