
Dina Minna: l’assistente che divideva
Al centro delle dichiarazioni di Katia Ricciarelli emerge la figura di Dina Minna, storica assistente di Pippo Baudo. Secondo Ricciarelli, per entrare in contatto con il conduttore era necessario passare attraverso Dina, una situazione che ha generato frustrazione e un senso di esclusione.
“Per sentirlo dovevo passare attraverso la sua assistente Dina. Credo che Pippo non avesse attorno a lui le persone giuste”, racconta Ricciarelli, svelando le difficoltà vissute nel mantenere un contatto con l’ex marito. Un episodio emblematico riguarda due appartamenti di Roma intestati da Baudo proprio a Dina: “Pensi che una volta mi dissero che doveva essere operato: arrivai in ospedale e l’intervento era già avvenuto. Sono sempre stata messa all’oscuro di tutto e questo per me rimane un grande dolore. Se Baudo comprendesse tutto questo? Una volta mi disse di avere intestato due appartamenti di Roma alla sua assistente Dina. Io rimasi colpita e gli chiesi come mai. Mi rispose: ‘È buona e mi sta vicino’. Questo le fa capire tutto” confida la soprano (Today).
L’eredità e il legame personale
Con la morte di Pippo Baudo, si apre anche la questione della sua eredità e del lascito emotivo. I figli e la famiglia di Baudo restano al centro delle dinamiche legate ai beni, mentre Dina Minna continua a rappresentare una presenza costante nella memoria e nella vita professionale del conduttore.
“La sua morte segna la chiusura di un’ampia parentesi della mia vita. E quando sarà il mio momento, spero di trovarmi con lui per farci quattro risate”, conclude Katia Ricciarelli, mescolando dolore e affetto in un ricordo che resta vivido e personale.