L’incredibile scoperta: cosa trova nel cassetto
Ha dell’incredibile la storia di Tiziano Zuan, un uomo di 63 anni di Farra di Soligo. Dopo aver trovato i buoni postali in alcuni cassetti a casa della madre, scomparsa qualche settimana prima, i titoli sono stati conteggiati dal consulente dell’associazione Giustitalia ed è venuto fuori un rimborso pari a circa 450mila euro, con il favore dei tassi d’interesse. Tiziano Zuan, ha deciso di procedere legalmente per ottenere il rimborso integrale di quei titoli. Secondo Poste Italiane, però, intervenuta sulla vicenda, questi titoli sarebbero prescritti in quanto si tratterebbe di Bpf “a termine” (scadenza a 11 anni) e non “ordinari” (scadenza a 30 anni). “Innanzitutto il risparmiatore deve obbligatoriamente essere informato adeguatamente da Poste italiane dell’emissione di buoni postali a termine, cosa che, nella pratica degli uffici postali italiani non viene mai fatta e, comunque, non è stata fatta nel fattispecie in esame, ragion per cui la vigenza dei Titoli di credito si “prolunga” a trenta anni dalla data di emissione”, ha spiegato in una nota Poste Italiane. “In secondo luogo, per quanto concerne comunque la prescrizione decennale, il diritto al rimborso dei Buoni postali non sarebbe affatto prescritto. Infatti l’art. 2935 c.c. statuisce che “la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”. Orbene nel caso di specie il giorno iniziale di decorrenza della prescrizione coincide con il giorno del ritrovamento dei Titoli di credito postali”, ha aggiunto.
