L’arresto e la condanna di Antonio Avellano
Secondo le indagini, il movente dell’aggressione era una richiesta di denaro respinta. L’autore del crimine, Antonio Avellano, già noto alle autorità, è stato fermato dopo un’intensa indagine condotta dalla Procura di Foggia. Gli elementi raccolti hanno infine portato alla sua condanna definitiva.
L’arresto di Avellano è avvenuto a Rovereto, in provincia di Trento, dove si era trasferito per sfuggire alla giustizia. Con l’esecuzione del provvedimento, l’uomo è stato condotto in carcere, dove sconterà la pena per il suo crudele e premeditato tentativo di omicidio.

Un finale drammatico evitato per miracolo
Questa drammatica vicenda ha sconvolto i residenti locali, sia per la sua brutalità che per la determinazione della vittima nel lottare per la propria vita. Gli investigatori hanno sottolineato l’importanza del tempestivo intervento dei soccorritori e la casualità del ritrovamento che ha evitato un epilogo tragico.
Con la condanna definitiva e l’arresto del colpevole, si chiude un capitolo doloroso, caratterizzato da violenza, ma anche dalla straordinaria resistenza di un uomo che ha lottato per sopravvivere fino alla fine. Le forze dell’ordine continuano a lavorare per garantire che episodi di tale ferocia non si ripetano in futuro.
La comunità di San Severo, pur scossa, trova un senso di giustizia nella condanna di Avellano, mentre le autorità sottolineano l’importanza della collaborazione civica nel prevenire e combattere crimini di questo calibro. La storia di sopravvivenza della vittima rimane un esempio di coraggio e tenacia.