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Liliana Resinovich, il fratello rompe il silenzio: “So chi è stato”

Liliana Resinovich, il fratello non ha dubbi sul presunto killer

Sergio Resinovich ha parlato poi del marito di Liliana Sebastiano Visintin: «Pochi giorni dopo la scomparsa, mentre diceva a tutti che Lilly si era allontanata, mio cognato mi ha convocato e in auto mi ha detto che lui, da solo, economicamente non poteva vivere. Mi ha detto: ‘Prendo solo 560 euro al mese di pensione, non ce la faccio’. Liliana non c’era più, la cercavamo disperati e lui già pensava solo ai suoi soldi». Secondo Sergio Resinovich «il matrimonio era finito e il marito non era in condizioni di vivere da solo, senza casa né soldi. Il piano, dal delitto alla scomparsa per prendere tempo, al ritrovamento per accedere all’asse ereditario, è stato architettato nei dettagli». (continua a leggere dopo le foto)

Le parole su Claudio Sterpin: “Lui non aveva interesse ad uccidere”

Dal cognato «sono usciti solo e sempre depistaggi, bugie e incongruenze. Se Claudio Sterpin, amante di Lilly, il giorno dopo la scomparsa non fosse andato in questura a raccontare che il 14 dicembre doveva vedere mia sorella e che avevano deciso di vivere insieme, le indagini si sarebbero fermate davanti a un suggerito allontanamento volontario», ha confidato a «Repubblica» Sergio Resinovich. A proposito di Sterpin, il fratello della vittima ha dichiarato: «Lui non aveva alcun interesse a uccidere la donna che amava. Quando ci siamo incontrati, mi ha raccontato dettagli riservati della vita della nostra famiglia. Lilly li avrebbe rivelati solo a una persona per lei davvero speciale».

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