Le ombre sul caso e la teoria del suicidio
Secondo Sergio Resinovich, la strategia del cognato sarebbe quella di insistere sulla tesi del suicidio per allontanare sospetti. «Sebastiano è tornato su questa ipotesi perché ha paura», ha dichiarato. Ma per i familiari la realtà è un’altra: «Il corpo di mia sorella presenta segni di percosse e bastonate, non è roba da poco. Come si può dire che si sia tolta la vita?». A detta del fratello, Visintin avrebbe «creato una gran confusione e in questo caos è riuscito a sguazzare».
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La speranza nelle nuove indagini
Nonostante le contraddizioni e i sospetti, la famiglia Resinovich si dice sollevata dal nuovo corso delle indagini disposto dalla procura dopo il rigetto dell’archiviazione. «Sono molto contento che si stia facendo ciò che andava fatto già quattro anni fa», ha concluso Sergio. Nei prossimi mesi, gli accertamenti su reperti e dispositivi elettronici potrebbero chiarire se davvero la memoria della GoPro sia stata manipolata e se dietro la morte di Liliana si nasconda un suicidio o, come sostengono i suoi familiari, un omicidio.