Lilina Resinovich, nuove analisi sul corpo della 63enne
Ad occuparsi dell’esame sarà la consulente tecnica della difesa Noemi Procopio che collabora con l’ex comandante del Ris di Parma e biologo forense Luciano Garofano. Finora i familiari della vittima hanno sempre escluso la pista del suicidio. Per questa ragione si sono sempre opposti alla richiesta di archiviazione del caso fatta dalla Procura. Lo scorso febbraio, lo dicevamo, è stato riesumato il corpo della 63enne ed è stata effettuata una nuova autopsia. (continua a leggere dopo le foto)
Il cadavere è stato ritrovato due anni fa in un boschetto
Il cadavere è stato ritrovato due anni fa nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni con la testa avvolta in due sacchetti di plastica e il corpo chiuso in due sacchi, infilati uno dall’alto e l’altro basso. A smentire il possibile suicidio è il mancato ritrovamento di farmaci nei pressi del cadavere o di tracce di sostanze velenose nell’organismo. Ma anche un eventuale omicidio non ha trovato riscontri in lesioni mortali, soltanto la possibilità che il decesso sia stato causato per soffocamento.