Retroscena sull’amante Claudio Sterpin
Nella relazione stesa da un perito di parte, nominato dalla famiglia d’origine della vittima, si legge: “L’imponente messaggistica intercorsa tra Resinovich e il signor Claudio Sterpin – si legge in documento di cui Repubblica è entrata in possesso – nel periodo che va dal 17/11/2020 al 14/12/2021 su Whatsapp ad oggi non è mai stata valutata in quanto né presente né indicata nella consulenza informatica svolta dal consulente della procura”.
Il vasto scambio di messaggi tra Resinovich e Sterpin, come riportato nel documento di cui Repubblica è entrata in possesso, riguarda il periodo dal 17 novembre 2020 al 14 dicembre 2021 su Whatsapp e non era stato considerato in precedenza, né era stato menzionato nella consulenza informatica del consulente della procura. I contenuti dei messaggi sono inequivocabili: Liliana ha affermato di voler lasciare il marito e ha promesso un sostegno economico a Sterpin, essendo lei l’unica a guadagnare nella coppia. Inoltre, ha condiviso con lui la prospettiva di una nuova vita insieme.
I due usano un linguaggio in codice composto da abbreviazioni e numeri: ad esempio, “Cam” sta per “Ciao amore mio” e la sequenza 3-1-11 rappresenta le lettere C, A e M nell’ordine alfabetico. Poco prima delle 13 del 13 dicembre 2021, il giorno precedente alla sua scomparsa, Liliana Resinovich scrive a Claudio: “In relax pensando a doman A M”. Quello stesso giorno, intorno alle 18, la donna ha inviato questo testo: “Ok sono tenace finirà 13 (amore mio)”. Si riferiva al suo matrimonio? (continua dopo la foto)
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Il 19 dicembre
Il 19 dicembre doveva essere la data di inizio della convivenza tra Liliana e Sterpin, una data significativa, come confermato dallo stesso Sterpin: “Il 16 dicembre doveva essere il giorno in cui avrebbe chiuso il capitolo, coincidente con l’anniversario della morte di mia moglie. Se le cose fossero andate male, sarebbe venuta a dormire da me; altrimenti, sarebbe rimasta a casa a prepararsi con calma per il giorno 18, quando io e lei saremmo andati in gita. Il 19 dicembre – continua – era una data che ricordavamo bene, e io ho ripensato a quel giorno del 1981, in cui siamo andati in soffitta per la prima volta. Era stato un momento speciale per noi”.
Il 19 dicembre 2021, però, Liliana era già scomparsa da diversi giorni. Recentemente, la perizia medico-legale svolta dai periti della Procura ha rivelato segni e lesioni sul corpo, attribuibili a terze persone, che potrebbero indicare traumi provocati da colpi, come schiaffi. Confermata la morte dovuta a lenta asfissia, la seconda autopsia avrebbe riscontrato una lieve frattura alla seconda vertebra toracica che sembrerebbe risalire a poco prima della morte, oltre a un’infiltrazione emorragica sulla mano destra.