Il possibile movente
La cugina di Liliana non ha dubbi: dietro l’omicidio ci sarebbe un movente economico. “Per me il marito di Liliana sa più di quello che dice. Credo che dietro questo delitto ci siano dei soldi, una somma importante”. Secondo le indagini, Liliana aveva nascosto i codici di alcuni conti bancari dietro uno specchio e poco prima della scomparsa avrebbe confidato al fratello Sergio: “Se mi succede qualcosa, sai dove sono i codici”. Una frase che oggi assume un significato ancora più inquietante. (continua dopo la foto)
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100mila euro sui conti di Liliana Resinovich
Le indagini hanno portato alla luce una somma di circa 100mila euro tra diversi conti bancari. “Noi non sapevamo nulla di questi soldi. Abbiamo sempre pensato che la famiglia di Liliana vivesse solo con il suo stipendio e per questo abbiamo sempre cercato di aiutarla ingaggiando il marito come fotografo per tutti gli eventi in famiglia e pagandolo come se fosse un professionista ‘esterno’ alla nostra cerchia familiare.”, ha spiegato Silvia Radin. Questi dettagli alimentano il sospetto che Liliana fosse venuta a conoscenza di qualcosa che non doveva sapere e che la sua morte non sia stata casuale. Nel corso delle indagini, i parenti di Liliana sono stati spesso attaccati e persino definiti “serpenti” in alcune trasmissioni televisive. “Questa perizia potrebbe darci giustizia, non solo per Liliana, ma anche per le cose dette contro di noi”, ha dichiarato ancora la cugina.
L’ultimo elemento chiave dell’indagine è il guanto da giardinaggio trovato vicino al corpo di Liliana. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi fondamentale per identificare chi ha avuto un ruolo nella sua morte. “Non lo abbiamo mai visto, così come non abbiamo mai potuto visionare i suoi vestiti o i video delle indagini”. Secondo la famiglia, se non avessero coinvolto i giornalisti, la morte di Liliana sarebbe stata archiviata come suicidio molto tempo fa. Ora, con la nuova perizia, potrebbe finalmente emergere la verità su quello che è accaduto.